venerdì 28 maggio 2010

The Score e Soundtrack di Eclipse: cover per una e recensione per l’altra


Musica, musica, musica per The Twilight Saga: Eclipse!
Tra poco più di un mese potremo finalmente vedere il tanto atteso terzo capitolo della saga, ma nel frattempo non vediamo l’ora di pregustare le emozioni del film che ci verrano veicolate da una colonna sonora che sembra essere davvero promettente.
Quella che vi propongo qui accanto è la copertina della Score di Eclipse, ovvero della colonna sonora strumentale composta dal premio Oscar Howard Shore (la colonna sonora de Il Signore degli Anelli vi dice nulla? Guardate questa pagina di Wikipedia per saperne di più su di lui).
The Score sarà disponibile a partire dal 29 Giugno e si può pre-ordinare su Amazon.
Ma prima ancora della Score, per noi sarà possibile ascoltare la Soundtrack che verrà rilasciata giorno 8 Giugno – e di cui abbiamo potuto fare un assaggino con il singolo dei Muse “Neutron Star Collision (Love is Forever)”.
A proposito della Soundtrack di EclipseEW ha recensito il disco esprimendo un apprezzamento dei brani e premiandolo con una bella B+.
Ecco cosa dice:
A questo punto anche i nemici più radicati di quegli oscuro vampiri scintillanti di Twilight ammetteranno la buona fede delle colonne sonore indie rock – anche se potrebbero desiderare che la musica venga avvolta in un semplice involucro marrone.
Come la raccolta di New Moon lo scorso Ottobre, Eclipse opera una sorta di introduzione ad un alternative-party: canzoni originali dell’attuale genere dei gruppi universitari con un’infarinatura dei JV [gruppo musicale americano, n.d.t.]. I grandi rocker Muse, praticamente la mascotte musicale dei film ormai, forniscono la necessaria dose della grandiosità dell’incrocio tra i Queen e i Rush in “Neutron Star Collision (Love is Forever)” mentre il progetto secondario di Jack White, i Dead Wheater godono nella paludosa melma del surrogato blues in ”Rolling in on a Burning Tire”. I Vampire Weekend, spogliati dalle loro vesti Afro-Pop lavorano l’affettata sfumatura del clavicembalo di “Jonathan Low” in un piacevole, confuso, groviglio, sebbene la cantante australiana Sia di “My Love”  fa di più con molto meno – la sua delicata ballata è così eterea ed ultraterrena, potrebbe essere cantata in elfico. La sgangherata ” Atlas” dei Fanfarlo travestiti di indie-pop anglosassone suona come i Talking Heads su una strada sterrata. Beck e la cantante britannica dei Bat For Lashes barattano l’evocativa vocalità della camera di riverberazione duettando su pesanti percussioni in “Let’s Get Lost”; e nell’inebriante “Heavy in Your Arms”, Florence + The Machine fanno come le tribù Sioux quando marciando si dirigono alla battaglia.  Gli sconosciuti Eastern Conference Champions cooptano la paura densa di esistenzialismo dei Radiohead, i Band of Horses evocano un altro giro tra visi pallidi e quest’estate i cittadini più amichevoli  avranno una carina e solida compilation bell’è pronta.
Di tutta la Soundtrack, EW consiglia il duetto “Let’s Get Lost” (Beck and Bat for Lashes) e ”My Love” (Sia).
Certo, per alcuni brani in questa recensione sembra non esserci pietà…
… ascolteremo e poi vedremo!

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